Prevenzione disagio e promozione benessere

Prevenzione disagio e promozione benessere

Cos'è

Prevenzione disagio e promozione benessere

Progetti volti al superamento delle difficoltà di apprendimento, alla diversificazione dei percorsi di insegnamento, al miglioramento del clima scolastico e alla prevenzione di situazioni di disagio psicologico e di comportamenti nocivi alla salute psico-fisica degli alunni.

DSA

Gli interventi educativi sugli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) mirano ad individuare ed introdurre nella didattica quotidiana azioni formative individualizzate, strategie educative, strumenti compensativi, misure dispensati e modalità di valutazione formativa più adeguate al fine di garantire il raggiungimento del successo formativo, anche attraverso la stesura dei Piani Didattici Personalizzati.

I PDP vengono concordati dal C.d.C. in collaborazione con le famiglie e con gli specialisti e contemplano quanto previsto dalla Legge 170/2010 e relative Linee Guida. Il docente referente DSA svolge un ruolo di sensibilizzazione, di supporto ai colleghi, di continuità tra ordini di scuola, di riferimento per le famiglie interessate.
In particolare alle classi terze della scuola “Ariberto” viene proposto uno screening sulle abilità di letto- scrittura e logico-matematiche. “Prove zero” sono introdotte sin dalla classe prima al fine di individuare precocemente difficoltà di apprendimento o indicatori di rischio (linee guida allegate al D.l. 17-04-2013; legge 170/2010 art.3).

Alunni con disabilità

L’obiettivo dell’inclusione scolastica dell’alunno con disabilità, non è solo l’istruzione, ma anche l’apprendimento, la comunicazione, le relazioni sociali e l’autonomia personale. Il progetto di inclusione prevede un adattamento nel contesto classe/scuola per consentire all’alunno con bisogni educativi speciali di integrare le proprie possibilità con quelle altrui. Compito della scuola è quello di  fornire tutti gli strumenti compensativi e dispensativi per sviluppare al massimo le capacità degli alunni, per permettere loro di relazionarsi in un contesto sereno e per far svolgere in modo costruttivo le attività didattiche proposte in classe. Potenziare nel presente l’autonomia personale e sociale è doveroso, ma ancor più importante è pensare a un progetto di vita degli alunni con disabilità, poiché “[…] prendere atto che esiste un’adultità per le persone con disabilità è il modo migliore per dar senso a tutte le attività abilitative, educative, scolastiche e formative messe in campo” fin dalla prima primaria. Inoltre la scuola offre stimoli costanti per arricchire la sfera dell’esperienza attraverso la figura di riferimento dell’insegnante di sostegno che è, a tutti gli effetti, parte integrante del Consiglio di classe e del team docenti. Per realizzare tutto ciò è fondamentale la collaborazione del team docenti e del consiglio di classe con la famiglia e con gli specialisti per un progetto condiviso e comune.

Il gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) supporta e fa consulenza al collegio docenti nella definizione e nella realizzazione del piano per l’inclusione e ai consigli di classe e ai docenti della scuola primaria nell’attuazione del PEI (piano educativo individualizzato).  Il GLI è composto dai docenti curriculari, dai docenti di sostegno, eventuali membri del personale ATA e specialisti interni e/o esterni alla scuola (D.Lgs. n.66 del 13/4/2017).

Il gruppo di lavoro operativo (GLO) ha il compito di definire il PEI e di verificare il processo di inclusione. È composto dal consiglio di classe o, per la scuola primaria, dal team docenti contitolari, con la partecipazione dei genitori, o di chi esercita la responsabilità genitoriale, con la partecipazione delle figure specifiche esterne (ad esempio gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione), con il supporto dell’unità di valutazione multidisciplinare (UVM) dell’ATS, (D.Lgs n.66 del 13/4/2017).

Fine dell’integrazione scolastica dell’alunno diversamente abile, DVA, non è solo l’istruzione, ma anche l’apprendimento, la comunicazione, le relazioni sociali, l’autonomia personale.

Il progetto di integrazione prevede, tra gli interventi, un adattamento nel contesto classe/scuola per consentire all’alunno con bisogni educativi specifici, di integrare le proprie possibilità con quelle altrui fornendo tutti gli strumenti compensativi e dispensativi per sfruttare al fine di permettergli di relazionarsi in un contesto sereno e di svolgere in modo costruttivo le attività didattiche proposte in classe. Fondamentale è il potenziamento dell’autonomia personale e sociale   nel presente, ma pensando al futuro, per migliorare la qualità della vita . Inoltre la scuola offre stimoli costanti per arricchire la sfera dell’esperienza attraverso la figura di riferimento dell’insegnante di sostegno che è, a tutti gli effetti, parte integrante del

Consiglio di classe. Importante è la collaborazione del team docenti, famiglia, operatori per un progetto condiviso e comune.

Il gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) ha il compito di supportare, come evidenziato nel Decreto Legislativo n.66 del 13/4/2017, i docenti nell’attuazione del progetto di integrazione – Piano educativo individualizzato – e il Collegio docenti nella definizione del Piano per l’inclusione.

A cosa serve

Progetti volti al superamento delle difficoltà di apprendimento, alla diversificazione dei percorsi di insegnamento, al miglioramento del clima scolastico e alla prevenzione di situazioni di disagio psicologico e di comportamenti nocivi alla salute psico-fisica degli alunni.

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Per informazioni rivolgeri ai docenti dell'IC Comprensivo Cavalieri

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